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Incontriamo Francesca Tento di descriverla desiderando forse di darne meglio conto a me stessa. Come ci si orienta per le strade, le vie traverse, parallele ed opposte dell’animo più fondo di chi ci stà davanti. Alla ricerca di quell’imprendibile punto x che ogni tanto sembra mostrarsi per poi scomparire nei vari volti e momenti della persona. Queste opere a tecnica mista, gesso, calce, metallo, tela, fanno parte delle arti di Francesca. Sono la sua parte nascosta.…Mentre si addentra fra le case, i personaggi, i muri sbiancati di sole del suo paese di provenienza, Francesca sembra voler guidarci fra i miti ed i fantasmi di una Lucania bagnata di una Grecia antica. Forme a totem che ricordano “I Sassi” è troppo ovvio dirlo. Pensieri, affetti e memorie affiorano più che incidersi, su queste superfici lisce. E’ una mano moderna che con garbo discreto ricerca immagini remote della storia di sempre, ne inserisce i profili su questi oggetti della nostra attuale quotidiana vita. A questa artigiana di se stessa che dal Sud dell’Italia ha ereditato e qui portato a noi, talento e operosità lungamente coltivati, auguro il successo, naturalmente. Termine di ambiguo significato. Particolarmente quando si parla di Arte. Quindi auguro soprattutto che continuino costanti, le luci ed i giochi di questa “fiaccolata”. Marina Patriarca |
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